mercoledì 5 maggio 2010

Sfruttamenti: una ricerca

Lo sfruttamento è un fenomeno esteso e diversificato, affligge gran parte del mondo in vari modi. Ne citiamo alcuni: lo sfruttamento delle persone, dell’ambiente, delle materie prime.

§1. Lo sfruttamento delle persone

Nel mondo ci sono molti popoli cosiddetti “sottosviluppati” che vengono sfruttati da nazioni ricche e potenti. Nella storia ci sono tanti esempi di abusi di persone e di paesi con risorse di vario genere da parte di grandi nazioni come USA, Cina, Inghilterra, Francia etc. Gli Stati Uniti si sono concentrati sui Paesi sud americani, africani e asiatici. Il governo cinese ha approfittato del suo popolo e delle sue risorse naturali; è ormai noto a tutti che il popolo cinese lavora fino a 20 ore giornaliere, certamente non per propria scelta. Dalla fine del ‘700 all’800 l’India è stata colonizzata dall’Inghilterra, che ha consumato questo popolo usandolo per il trattamento dello zenzero, tè, cotone, riso, avorio, pietre preziose, etc. sia per l’abbondanza di queste risorse che per la grande abilità degli artigiani locali nel lavorarle. Tutt’ora queste nazioni sono colonizzate e non sono al passo con i paesi più moderni. Le grandi potenze usano solo questi popoli, non insegnano loro ad utilizzare le proprie ricchezze a proprio beneficio. Purtroppo quando si parla di sfruttamento si pensa sempre a un Paese che ne occupa un altro e che lo porta alla fame. L’America ha, al suo interno, una persona povera ogni sei; questo dimostra come i grandi Paesi guardino solo ad arricchirsi economicamente anziché migliorare le condizioni di vita del proprio popolo.





§2. Lo sfruttamento dell’ambiente: la deforestazione

Il diboscamento indica un programma di abbattimento degli alberi. Quando è esteso e duraturo, effettuato per motivi commerciali o per sfruttare il terreno per la coltivazione, si parla di deforestazione. Le piante verdi aiutano a mantenere stabile la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera (attraverso la fotosintesi clorofilliana). L'utilizzo di combustibili fossili ed il diboscamento stanno causando un aumento di CO2 nell'atmosfera, che ha diretta influenza in fenomeni come l'effetto serra ed il riscaldamento globale. Il diboscamento (sia volontario che non voluto) è il risultato della rimozione di alberi senza che vi sia una riforestazione sufficiente. metodi per controllare e ridurre la deforestazione sono numerosi, ma tutti dipendono dalla volontà politica di attuarli, anche in contrasto con forti interessi economici, spesso legati all'economia del diboscamento illegale, un business che si aggira intorno ai 150 miliardi di dollari annui.



Approfondimento: il Male Olandese

Il male olandese è un concetto economico che cerca di spiegare l'apparente relazione tra lo sfruttamento delle risorse naturali e il declino del settore manifatturiero unito alla ricaduta morale. La teoria sostiene che un incremento nel reddito derivante dalle risorse naturali porta alla deindustrializzazione dell'economia nazionale tramite l'apprezzamento del tasso di cambio, che rende il settore manifatturiero meno competitivo e i servizi pubblici invischiati con gli interessi privati. Comunque risulta estremamente difficile affermare definitivamente che il male olandese sia la causa del declino del settore manifatturiero, poiché ci sono molti altri fattori in gioco nella molto complessa economia globale.
Se le risorse naturali cominciano ad esaurirsi o se si verifica un ribasso nei prezzi, i settori manifatturieri competitivi non recuperano velocemente o facilmente come quando sono stati abbandonati. Poiché nell'economia c'è stata poca crescita tecnologica rispetto agli altri paesi, il suo vantaggio comparato nel settore lento si sarà ridotto, portando le principali imprese a non investire in tale settore.

§3. Multinazionali legate allo sfruttamento

In ambito economico una multinazionale è un'impresa, di norma una società, che organizza la sua produzione in almeno due paesi diversi.
Le maggiori imprese multinazionali possono avere budget maggiori di quelli delle economie dei paesi in via di sviluppo in cui operano; tali imprese giocano un ruolo importante nei processi di globalizzazione e hanno una forte influenza sulle relazioni internazionali degli stati coinvolti. Tuttavia vanno considerate "multinazionali" anche le piccole e medie imprese dotate di un impianto di produzione o di distribuzione all'estero. A causa della concorrenza internazionale, le imprese tendono a ridurre i costi di produzione e ricercare fattori di produzione a basso costo.
Nel mercato del lavoro l'ingresso di una multinazionale può avere effetti, negativi (-) o positivi (+), ad esempio:
+ una creazione di posti di lavoro aggiuntivi, più qualificati e dotati di maggiori salari;
- una maggiore volatilità dei nuovi posti di lavoro, con conseguente incertezza e riduzione del livello di benessere.





Bibliografia

− http://www.scrivereperleimprese.it/FOTO/Alinari_01.JPG
− http://www.leftcom.org/files/images/2008-12-30-china-toy-factory.jpg
− http://it.wikipedia.org/wiki/Disboscamento
− http://nksandeep.files.wordpress.com/2009/03/20070511_deforestation.jpg
− http://it.wikipedia.org/wiki/Male_olandese
− http://it.wikipedia.org/wiki/Multinazionali
− https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP-nlmSCxujdYS_4GcLpX_UAl6D5g_tot-IPW_2e91rYy7x5_d8sRpdQF0UaObBv4UDeiASa-btj7jwkJy05aFRRB2mtXJmfSdMtORyt_Sg5hou0VEhkg6tYuWppbgkg2mmv9W1uMu_F0/s400/multinazionali.jpg

Ricerca svolta da L. Bentivegni, F. Fiori, A. Michelacci, L. Nanni, A. Roncuzzi - Classe 2°D

1 commento:

  1. bravissimi tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato! impegno ma anche piacere di imparare in maniera attiva con modalità innovative. anna r.

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